Negli ultimi anni, il ruolo del Sustainability Manager si è affermato come una figura chiave all’interno delle aziende, necessaria per gestire le strategie di sostenibilità e conformità ambientale. Frequentare un corso per diventare Sustainability Manager permette di acquisire le competenze fondamentali per affrontare le sfide ambientali e normative del mondo aziendale. Tra i principali enti di formazione in Italia, spicca TuttoAmbiente, la più autorevole società di consulenza e formazione ambientale, fondata oltre 20 anni fa da Stefano Maglia.
Ma quali sono le competenze essenziali per un Sustainability Manager? In questo articolo analizzeremo le conoscenze normative e certificazioni necessarie, il ruolo dell’ESG e dell’economia circolare, l’impatto ambientale e le soft skills indispensabili per eccellere in questa professione.
Conoscenze in ambito normativo e certificazioni
Un Sustainability Manager deve avere una conoscenza approfondita della normativa ambientale, sia a livello nazionale che internazionale. Il quadro normativo in continua evoluzione impone una costante aggiornamento sulle leggi e sulle certificazioni richieste per garantire la conformità aziendale.
Tra le principali normative da conoscere troviamo:
- Regolamento UE 2020/852 (Tassonomia Europea): definisce criteri per determinare se un’attività economica è ambientalmente sostenibile.
- Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive): impone alle aziende obblighi di rendicontazione sulla sostenibilità.
- ISO 14001: certificazione riconosciuta a livello globale per la gestione ambientale.
- EMAS (Eco-Management and Audit Scheme): sistema volontario di gestione ambientale promosso dall’Unione Europea.
- Certificazioni di prodotto e di processo: come FSC per la gestione forestale sostenibile e LEED per l’efficienza energetica degli edifici.
Frequentare un corso sustainability manager è fondamentale per acquisire familiarità con queste normative e saperle applicare correttamente in ambito aziendale.
ESG, economia circolare e impatto ambientale
Le competenze di un Sustainability Manager non si limitano alla conformità normativa. La figura professionale deve essere in grado di sviluppare strategie aziendali basate su principi di ESG (Environmental, Social, Governance) e economia circolare, valutando l’impatto ambientale delle attività produttive.
- ESG (Environmental, Social, Governance): Il Sustainability Manager deve integrare politiche ambientali (riduzione delle emissioni, efficienza energetica), sociali (benessere dei dipendenti, inclusione) e di governance (trasparenza, etica aziendale) per migliorare la sostenibilità dell’azienda.
- Economia circolare: Il passaggio da un modello lineare (produzione-consumo-smaltimento) a un modello circolare (riduzione, riuso, riciclo) richiede competenze nella gestione delle risorse e dei rifiuti.
- Valutazione dell’impatto ambientale: L’analisi del ciclo di vita (LCA – Life Cycle Assessment) aiuta a determinare l’impatto ambientale di prodotti e servizi, ottimizzando processi e riducendo emissioni.
Acquisire conoscenze su questi aspetti consente al Sustainability Manager di proporre soluzioni innovative e sostenibili, rispondendo alle esigenze delle aziende e dei consumatori.
Soft skills necessarie per un Sustainability Manager
Oltre alle competenze tecniche, un Sustainability Manager deve possedere una serie di soft skills per gestire efficacemente progetti e relazioni all’interno dell’azienda. Tra le più importanti troviamo:
- Leadership: Coordinare team interni ed esterni, motivare i dipendenti e coinvolgere il management nella strategia di sostenibilità.
- Problem-solving: Trovare soluzioni innovative a problematiche ambientali e normative, bilanciando sostenibilità e redditività aziendale.
- Capacità di negoziazione: Collaborare con fornitori, istituzioni e stakeholder per sviluppare progetti sostenibili vantaggiosi per tutte le parti coinvolte.
- Comunicazione efficace: Tradurre concetti tecnici e normative in informazioni chiare e comprensibili per tutti i livelli aziendali.
- Pensiero analitico: Interpretare dati ambientali, KPI di sostenibilità e report ESG per migliorare le prestazioni aziendali.
Conclusione
Il Sustainability Manager è una figura professionale strategica per qualsiasi azienda che voglia affrontare con successo la transizione ecologica. Le competenze in ambito normativo, ESG, economia circolare e gestione dell’impatto ambientale sono indispensabili per garantire la sostenibilità e la competitività del business. Allo stesso tempo, soft skills come leadership, problem-solving e capacità di negoziazione sono essenziali per implementare e gestire progetti di successo.
Frequentare un corso specifico rappresenta il primo passo per acquisire queste competenze e diventare un punto di riferimento per la sostenibilità aziendale. Grazie a una preparazione mirata e un aggiornamento continuo, è possibile contribuire in modo concreto alla costruzione di un futuro più sostenibile, sia per le aziende che per la società nel suo complesso.