TIRARE SU UN’ABITAZIONE IN SOLE 24 ORE: SOGNO O SON DESTO?
La tecnica e gli ultimi ritrovati nel settore edilizio, hanno fatto passi da gigante e hanno reso possibile ciò che fino a poco tempo fa sembrava mera utopia.
Costruire una casa in sole 24 ore era una frase che poteva suscitare ilarità; oggi non è più così. Vediamo come sia possibile realizzare un’opera di questo genere.
LA STAMPA TRIDIMENSIONALE DELLA CASA
La stampa in 3D è una tecnica che da qualche anno interessa diversi settori, dalla meccanica all’oggettistica di design, passando per l’edilizia. In quest’ultimo campo la stampa tridimensionale ha raggiunto livelli qualitativi notevoli, capaci di dar vita in men che non si dica ad una replica esatta che funga da esempio per le costruzioni reali.
Questa tecnologia genera un notevole abbattimento dei costi, oltre che dei tempi necessari alla messa in opera. Il passaggio successivo alla stampa, è la costruzione dell’edificio, per la cui realizzazione è possibile attenersi ad un progetto che non prevede errori e sbavature di alcun genere.
IL CONTOUR CRAFTING PER COSTRUIRE UNA CASA IN 3D
Per rendere possibile la produzione di stampe tridimensionali il cui livello di precisione soddisfi tutti i criteri imposti, è stata concepita una particolare stampante 3D, l’unica capace di gestire la tecnologia del 3D printing. Questo ritrovato tecnologico, che si avvale di una tecnica che gli addetti ai lavori chiamano “Contour Crafting“, ha un costo approssimativo di 50.000 euro.
Le dimensioni importanti (circa 12 metri di lunghezza) hanno obbligato gli sviluppatori a fabbricarne modelli smontabili per facilitarne il trasporto.
Gli stessi sviluppatori hanno aperto con decisione alla possibilità di fabbricare un ritrovato tecnologico completamente eco-compatibile, il cui inchiostro è derivato unicamente da elementi naturali quali terra e fango.
LA MESSA IN OPERA DI UNA CASA IN 24 ORE
La tecnologia usata per la costruzione di una casa in meno i 24 ore ancora una volta toglie spazio al lavoro dell’essere umano, il cui unico compito resta quello di poggiare i due binari necessari allo scorrimento del robot, che si occupa in maniera del tutto autonoma della costruzione dell’immobile, attenendosi fedelmente al progetto 3D.
Cantieri, ponteggi e gru diventano obsoleti al cospetto di questa speciale stampante-robot, in grado di lavorare in completa autonomia e realizzare in tempi rapidissimi elementi e strutture identici a quelli ideati dal modello tridimensionale.
Ma esistono ancora sezioni dell’edificio che la tecnologia non può realizzare? Fortunatamente, o sfortunatamente (dipende dai punti di vista), si. Il lavoro dell’uomo appare ancora indispensabile per portare a termine alcune parti strutturali, quali le finiture, i pavimenti e gli impianti elettrici, che la tecnologia non ha ancora imparato a sbrigare.
Tuttavia, a parte le facili speculazioni sulla possibile contrazione dei posti di lavoro nel settore edile, il Contour Crafting potrebbe tornare molto utile nella realizzazione di abitati d’emergenza, lì dove terremoti, alluvioni e catastrofi naturali si accaniscono contro la vita umana.
EVOLUZIONE E PROSPETTIVE FUTURE
Questa tecnologia è ancora in fase embrionale e bisogna delle fisiologiche implementazioni e migliorie. Per adesso, la stampa in 3D ed il Contour Crafting stanno compiendo passi da gigante verso l’opportunità di realizzare case belle e funzionanti in tempi record e dai costi infinitamente minori.