Che cos’è il diabete
Il diabete è una malattia che si caratterizza per il fatto che il pancreas produce soltanto una quantità insufficiente di insulina oppure non secerne affatto questa sostanza. L’insulina è un ormone che porta a immagazzinare il glucosio:
- nei muscoli;
- nel fegato;
- nelle cellule, così da contribuire alle loro esigenze energetiche;
- nel tessuto adiposo, dove svolge il ruolo di riserva energetica.
La mancata oppure un’insufficiente presenza di insulina nell’organismo ha come effetto collaterale l’innalzamento abnorme della glicemia, cioè il livello di glucosio nel sangue. L’incapacità di utilizzare in maniera appropriata oppure immagazzinare il glucosio porta allo svilupparsi di sintomi, quali:
- disturbi di tipo metabolico per quanto riguarda il processo dei lipidi;
- un senso di affaticamento generale;
- dimagrimento;
- una sensazione costante di sete e fame;
- disidratazione perché l’organismo elimina una quantità eccessiva di liquidi attraverso una produzione abnorme di urina;
- degenerazione accelerata dei vasi sanguigni di piccolo diametro.
In secondo luogo bisogna tenere a mente che il diabete è di due tipi. La forma più grave è definito diabete di I tipo oppure diabete insulino-dipendente, che si caratterizza per una progressiva distruzione delle cellule del pancreas deputate alla produzione di insulina. Si sviluppa rapidamente e per lo più sono colpite le persone sotto i 35 anni. Invece il diabete di II tipo non porta a un’insulina-dipendenza e prevede in genere uno sviluppo graduale. Il pancreas produce una minore quantità di insulina rispetto a quelle necessarie oppure l’organismo ha una resistenza agli effetti di questo ormone. Vengono colpite soprattutto persone sopra i 40 anni.
Quali sono le terapie e i trattamenti per il diabete
Le terapie e i trattamenti che si possono mettere in atto quando si parla di diabete bisogna innanzitutto considerare di quale tipo di patologia si tratta. Infatti l’approccio varia in maniera notevolmente a seconda che sia diabete di II tipo oppure diabete insulino-dipendente. In questi ultimi casi sono necessarie iniezioni periodiche e regolari di insulina perché la produzione di questo ormone da parte dell’organismo è completamente cessata. L’insulina da iniettare viene ricavata dall’ingegneria genetica (di tipo umano) oppure dagli animali. Il trattamento per questi pazienti comporta:
- iniezioni da 1 a 4 volte al giorno a seconda della gravità della situazione patologica e delle condizioni di salute del soggetto;
- dieta specifica finalizzata a evitare il verificarsi di improvvise e/o marcate fluttuazioni del livello di glucosio nel sangue. Questa dieta si caratterizza per regolare e ridurre il consumo di carboidrati, oltre che per prevederne la distribuzione uniforme nel corso dell’intera giornata.
Si ricorda che in assenza delle regolari iniezioni di insulina il paziente affetto da diabete di I tipo cade in coma e muore. Si consiglia di equilibrare attentamente il livello di glicemia e la somministrazione di insulina.
Come curare il diabete di II tipo
Proprio per il fatto di essere meno grave e non portare a una dipendenza da insulina proveniente dall’esterno, per il diabete di II tipo non sono necessarie iniezioni di questo ormone. Il trattamento che viene messo in atto sotto controllo medico vede la combinazione di:
- farmaci specifici da assumere per via orale. Tra questi si ricordano le compresse ipoglicemizzanti antidiabetici che servono per migliorare l’utilizzo dell’insulina sintetizzata dal pancreas, oltre a stimolare la produzione di questo ormone;
- calo di peso. Infatti molti pazienti sono in sovrappeso;
- diete apposite per distribuire l’assunzione di carboidrati nel corso della giornata in maniera uniforme. L’obiettivo è anche ridurre la consumazione di questi nutrienti. Questa modalità consente persino la riduzione di peso.
Si ricorda che l’adozione di una sola di queste strategie senza il supporto delle altre non è sufficiente.