Vantaggi e svantaggi dei termoconvettori

Facciamo una panoramica sui termoconvettori per scoprire quali sono i consumi e i vantaggi di avere questi elementi in casa.

I termoconvettori, rispetto ai termosifoni tradizionali, hanno diversi vantaggi ma, attenzione, anche degli svantaggi da non sottovalutare. Per fare una buona scelta è importante conoscere, prima di fare l’acquisto, che genere di ambiente riscaldare e quale comfort si desidera raggiungere. Scopriamo gli elementi utili da considerare prima della spesa.

I costi di un termoconvettore

I costi di un termoconvettore possono variare sia dal punto di vista dei consumi, sia dal produttore o dal genere di alimentazione. I prezzi partono da un centinaio di euro e salgono fino a diventare estremamente impegnativi. A tutto ciò, ovviamente, è necessario aggiungere anche la cifra utile per l’installazione che deve essere affidata sempre a un addetto del settore termoidraulico.

termoconvettore

Quali sono i vantaggi dei termoconvettori

Il termoconvettore è un acquisto vantaggioso per diverse ragioni, scopriamole tutte. Prima di tutto al suo interno non circola acqua, quindi non c’è pericolo per eventuali gelate che possono bloccare il suo funzionamento. Pertanto possono essere lasciati spenti anche durante l’inverno e, a differenza dei normali caloriferi, non vanno svuotati.

Si tratta di una scelta adatta per le località montane e, soprattutto per le seconde case in località sciistiche che vengono usate solo poche settimane in un anno.

I termoconvettori riscaldano velocemente ed è per questo che se si vuole calore immediato è perfetto.

I nuovi prototipi non sono molto ingombranti, quindi possono essere piazzati ovunque. Inoltre hanno a disposizione una manopola in grado di regolare l’intensità del calore e un timer adatto per l’accensione e lo spegnimento ad orari prestabiliti.

Un termoconvettore non richiede molta manutenzione ma solo una pulizia periodica da eseguire in completa autonomia in casa. Non presenta scarichi nocivi, come succede per le stufe, non comporta perdite di gas e non produce emissioni inquinanti dannose per l’uomo e l’ambiente.

Quali sono gli svantaggi di un termoconvettore

Il termoconvettore, come abbiamo già anticipato, presenta degli svantaggi. È bene sapere che questo, sfruttando il principio dell’aria calda che va verso l’alto e della fredda che, invece, scende, genererà un pavimento freddo e un soffitto più caldo. Pertanto è possibile avere una certa differenza di temperatura tra le superfici.

Facciamo attenzione ai consumi. Se abbiamo come obiettivo il risparmio in bolletta elettrica o del gas, allora dobbiamo valutare bene la scelta del termoconvettore.

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Quali sono i tipi di termoconvettori in commercio

Di termoconvettori ce ne sono diversi in commercio, infatti, se ne trovano a gas, elettrici e ad acqua. Vediamo cosa cambia da modello a modello.

Iniziamo parlando dei termoconvettori a gas ottimi per ambienti di piccole dimensioni, mentre per spazi più grandi si consigliano quelli ad acqua.

Sia i modelli a gas che quelli ad elettricità presentano una ventola che gira a diverse velocità e aumenta l’intensità dell’aria calda. Si tratta di un buon modo per facilitare il riscaldamento della stanza ma, ovviamente, agisce sui consumi di energia.

I termoconvettori a gas richiedono la presenza di una presa d’aria che permette lo scarico dei fumi, quindi prima di metterlo in funzione serve un foro di circa 12 centimetri e un allaccio alla rete che fornisce il gas.

Per quanto riguarda la manutenzione è bene optare per un termoconvettore elettrico. Si tratta di uno strumento meno impegnativo.

Il termoconvettore ad acqua

Il termoconvettore ad acqua, per poter funzionare, deve essere collegato a un impianto idrico che produce acqua calda, ad esempio, solare termico o pompa. Solo così è possibile avere il riscaldamento necessario nell’ambiente.

Il modello in questione permette un riscaldamento più rapido ed è adatto per poter funzionare al meglio in ambienti con temperature basse.

Infine un termoconvettore ad acqua non è proprio economico. Infatti ci sono modelli che costano molto di più di un radiatore normale.

I consumi di un termoconvettore

I consumi di un termoconvettore sono variabili per funzionamento, modello, impieghi e abitudine del consumatore. Per tutti questi motivi non è possibile fare una stima certa di questo strumento ma, attenzione, a grandi linee si può comprendere come usarlo al meglio senza far alzare vertiginosamente le bollette.

Un termoconvettore elettrico presenta dei consumi variabili da 600 a 2400 WH, mentre quello a metano ha bisogno di 0.5 mc in media e 50-100 watt per funzionare.

Infine i modelli a basso consumo richiedono un impiego di acqua calda che può non superare 40 gradi. Ciò, a differenza dei normali termosifoni, è un vantaggio.

Autore dell'articolo: Silvia