Il funzionamento dei macchinari nell’industria grafica

Le pompe pneumatiche a membrana, grazie alle loro caratteristiche di versatilità ed efficienza, sono tra le più utilizzato nel campo dell’industria e nello specifico di quella grafica. Sono particolari pompe che, a differenza di altre, sono in grado di soddisfare tutte le necessità relative al pompaggio di inchiostri e vernici come: pitture murali, vernici ad acqua, smalti, pigmenti e resine.

Le pompe pneumatiche svolgono diverse funzioni come l’alimentazione delle macchine da stampa, il pompaggio di inchiostri grassi, l’alimentazione di macchine accoppiatrici, l’alimentazione di macchine rotative e la movimentazione di inchiostri base acqua. Tutti questi vantaggi consentono di personalizzare l’intero processo grafico secondo le specifiche necessità.

Da cosa sono composti i macchinari per la stampa industriale?

Le pompe a membrana sono dotate di particolari inchiostri fluidi utilizzati sulle macchine rotative per la stampa rotocalco e per la flexografia. Tali dispositivi funzionano tramite degli elementi applicativi composti da due o più cilindri e da una vasca, chiamata calamaio. L’inchiostro viene prelevato e portato direttamente al calamaio per favorire il processo di stampa.

La pompa pneumatica velocizza ed ottimizza notevolmente l’intero processo produttivo poiché assicura una portata costante e senza spruzzi, una notevole facilità della regolazione, silenziosità ed assenza di schiuma. Si possono utilizzare due tipologie di inchiostri: a base solvente oppure a base acqua. I primi, come ad esempio MEK, acetone o acetato di etile vengono usati per tutti i supporti tranne carta e cartone, mentre i secondi sono specifici per carta e cartone. Entrambe le tipologie presentano una viscosità molto bassa che oscilla tra i 200 ed i 500 centipoise.

Pompe che movimentano fluidi

Le pompe a membrana ad azionamento automatico, capaci di movimentare varie tipologie di fluidi, sono più indicate delle elettropompe centrifughe per svolgere operazioni industriali di vasta portata di tale tipologia.

I vantaggi garantiti da queste tipologie di pompe sono tanti a partire dalla semplicità di applicazione e dalla sicurezza garantita agli operatori. La portata e la pressione si possono regolare a seconda dei casi in base alle proprie esigenze senza aumentare la temperatura sul prodotto trasferito, rendendo così la lavorazione molto più agevole e performante. Risultano molto più semplici operazioni come il trasferimento di prodotti delicati e la miscelazione del prodotto. Tutti questi benefici si traducono in costi più contenuti che hanno un basso impatto sul budget aziendale.

In questo stesso settore trovano un’ampia applicazione anche le macchine spalmatrici ed accoppiatrici, ma in questo casi i prodotti lavorati sono più viscosi e adesivi e quindi bisogna considerare la perdita determinata dalla viscosità.

 Su cosa si può stampare? 

Le pompe pneumatiche nell’industria grafica vengono utilizzate per stampare su imballaggi rigidi, flessibili o cartone ondulato, carte da regalo, sacchetti di carta e plastica, incarti in bobina e carta da parati. ma queste non sono le uniche applicazioni possibili. Il loro utilizzo infatti si è diffuso anche nel pompaggio di inchiostri e vernici per pitture murali o di boiacche, cioè impasti quasi liquidi di cemento o calce utilizzati prevalentemente in edilizia o nel campo del restauro. Le pompe impiegate in questo settore possono lavorare su un’ampia quantità di vernici ed inchiostri basati su pigmenti e colorati, così da fornire prestazioni multifunzionali e versatili per le diverse aree industriali. Le pompe assicurano la massima flessibilità perché possono adattarsi alle varie esigenze sviluppando prodotti in modo innovativo con l’utilizzo di materiali selezionati.

Ricapitolando le pompe possono essere applicate per: acetato di etile, acetone, alimentazione di macchine accoppiatrici, cucine colori, alimentazione di macchine rotative e macchine a stampa, MEK, movimentazione di inchiostri a base acqua e di inchiostri a base solvente, pompaggio di inchiostri grassi, stampa rotocalco e trasferimento di inchiostri e solventi.

Cosa è la flexografia?

Il processo delle pompe pneumatiche a membrana ha trovato ampio spazio nella stampa diretta, detta flexografia, che usa lastre matrici a rilievo di gomma o di materiali fotopolimerici, detti cliché.

La stampa flessografica era utilizzata inizialmente per gli imballaggi, per poi passare a processi più impegnativi ed elaborati come diverse tecniche di stampa anche per i giornali.

Analizzando il processo produttivo da un punto di vista tecnico, il materiale di imballaggio scorre prima attraverso dei rulli. Durante questo passaggio l’inchiostro ruota da un rullo all’altro fino ad arrivare alla superficie da stampare. Un cilindro, su cui è inciso il disegno da stampare, distribuisce l’inchiostro dosando i colori su una lastra di stampa. I rulli sono allineati e ravvicinati all’interno dei macchinari per impedire fuoriuscite di inchiostro o linee sbiadite oppure in eccesso, garantendo una resa finale ottima.

Le stampa flessografica è impiegata prevalentemente nella produzione di film plastici per l’imballaggio di generi alimentari, oppure su shopper personalizzate, metalli, laminati e rivestimenti in carta.

Soprattutto nel settore dell’imballaggio e del packaging la flexografia assicura una notevole velocità di stampa anche a basse tirature. Inoltre crea fustelle adatte ad ogni prodotto ed utilizza inchiostri a base di solvente/acqua garantendo prestazioni accurate e personalizzate.

 

Autore dell'articolo: Silvia