La psicologia ci affascina da sempre. In molti sono incuriositi ma scettici. Se si parla di sogni e di cervello, di traumi infantili e pazzia il confine tra una materia seria e la fantasia è a volte difficile da capire.
Vediamo qui gli approcci psicologici più seri sul mercato. Dalla ricerca scientifica americana infatti si è diffusa anche in Italia la psicoterapia cognitivo-comportamentale (leggi di più su Psicoterapia Scientifica).
La psicoanalisi
In molti al liceo hanno studiato Freud. Chi non lo ha studiato ha avuto comunque modo di conoscerlo in altri modi. Freud nasceva nell’800. Era un brillante neurologo che ha dato inizio all’uso della psicologia per trattare i pazienti. All’epoca le conoscenze mediche del periodo lasciavano a desiderare però le sue intuizioni sono state geniali.
Secondo la psicoanalisi i problemi psicologici sono dati da traumi rimossi dalla memoria. Per ricordare ed elaborare questi traumi indaga i sogni e interpreta ciò che dice il paziente.
La psicoterapia comportamentale
All’inizio del ‘900 nasce la psicologia del comportamento. Si tratta di ricercatori e professori universitari che studiano il comportamento degli animali. In che modo un topo impara a interagire con l’ambiente? Come possiamo modificare il comportamento di un piccione?
Partendo da analisi di laboratorio i comportamentisti imparano molto sui processi che determinano il comportamento. Le loro teorie vengano adattare con successo anche alle persone. In seguito nasce la terapia del comportamento. Questi psicologi utilizzano le teorie e le tecniche per capire e modificare il comportamento dei pazienti.
La psicologia del comportamento inizia a mostrarsi come alternativa scientifica alla psicoanalisi. Sono in molti gli psicoanalisti che abbandonano i vecchi modi di lavorare per adattare i nuovi.
Cos’è la psicoterapia cognitivo comportamentale
Nel corso del ‘900 le teorie comportamentiste iniziano a diventare obsolete. Le nuove teorie che guidavano la ricerca in psicologia erano cognitive. L’interesse era passato dal comportamento al pensiero. Questa fu una rottura netta nella ricerca ma non nella clinica. In psicoterapia infatti l’approccio cognitivo che agiva sui pensieri si aggiungeva all’approccio comportamentale che lavora sul comportamento.
Si parla quindi di terapia cognitivo-comportamentale perché è l’unione dei due diversi approcci scientifici alla psicologia.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale punta a:
- Analizzare i pensieri del paziente
- Comprendere il suo comportamento
- Modificare i pensieri disfunzionali che provocano emozioni negative
- Insegnare tecniche per gestire le emozioni
- Modificare il comportamento per renderlo più efficace
La psicoterapia cognitivista
Alcuni psicologi lavorano con stili solo cognitivisti. Lasciando stare quindi la parte comportamentale per dedicarsi solo al pensiero. Questo modo di lavorare prevede una maggiore attenzione al significato che il paziente attribuisce agli eventi. I cognitivisti pensano che il comportamento non sia interessante se non per capire i pensieri che ci sono dietro.
Psicoterapia cognitiva può essere di diverso tipo a sua volta. Vi è la psicoterapia cognitiva costruttivista che si occupa maggiormente dei significati personali e la psicoterapia cognitiva razionalista che si focalizza di più sulle motivazioni
Le differenze con la psicoterapia breve strategica
Un’altra nota forma di psicoterapia è quella breve strategica. Vi sono alcune similitudini con la psicoterapia cognitivo-comportamentale: sono brevi, sono pratiche, danno esercizi da fare e restano sul presente. Ci sono anche delle differenze però tra la psicoterapia breve strategica e la psicoterapia cognitivo-comportamentale. La psicoterapia breve strategica ruota attorno a pochi grandi maestri del passato mentre La psicoterapia breve strategica ruota si rifà al contributo di moltissimi clinici. La psicoterapia breve strategica non fa ricerca mentre la psicoterapia cognitivo-comportamentale si basa sulla ricerca e studia a livello internazionale gli effetti delle sue terapie.
Psicoterapia cognitivo comportamentale esercizi
Come dicevamo la psicoterapia cognitivo-comportamentale utilizza degli esercizi. Vediamo alcuni esempi:
- Per capire meglio e analizzare i pensieri si usano spesso diari da compilare quotidianamente
- Per migliorare l’umore uno psicologo può prescrivere l’attività fisica
- Per modificare il comportamento il paziente può dover iniziare a fronteggiare piccole sfide quotidiane
Psicoterapia cognitivo-comportamentale: costi
Nel valutare una psicoterapia bisogna valutare due aspetti: il costo a seduta e la quantità delle sedute. Il tariffario dell’Ordine degli Psicologi fissa il prezzo della psicoterapia tra i 40 e i 140 euro a seduta. In internet molti professionisti offrono sedute a prezzi tra i 50 e 100 euro.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale rispetto ad altre terapie è spesso più breve e questo la rende più economica.