Perché scegliere pavimenti e rivestimenti in resina

La resina artificiale è un elemento creato dalle aziende di rivestimenti e pavimentazioni. Da vari anni i pavimenti in resina si sono imposti sul mercato scalzando i prodotti che precedentemente si erano affermati, come marmo, travertino e gres porcellanato.

Ci sono varie tipologie di resine per pavimenti in commercio, a partire dalle acriliche, feoniche, le epossidiche e le resine insature (UPR).

Il merito di questo successo è ottenuto dalla facilità della messa in posa e dal prezzo irrisorio, se confrontato con altre tipologie di pavimenti. Il vantaggio del pavimento in resina consiste nella messa in posa, che indurisce in pochissimo tempo, trasformandosi in un prodotto di incredibile durezza e resistenza.

La caratteristica della resina è che offre la possibilità di personalizzare a proprio gusto il pavimento, aggiungendo elementi decorativi, foto, ciottoli, fiori, foglie, articoli di giornali, stampe ed altri materiali che risalteranno alla vista per tutta la durata del pavimento. Altri pregi in possesso della resina è che non necessita di prodotti specifici per tenerlo pulito ma basta un semplice detergente.

La resina è un prodotto che viene messo in commercio sotto forma di due componenti separati, l’oligomero e l’agente reticolante che vengono uniti al momento della messa in posa del pavimento. La miscelazione innesca un processo di reticolazione che procura al liquido oleoso dell’oligomero la capacità di adattarsi completamente nei dettagli dello stampo e trasformarsi in una materia plastica trasparente che può essere successivamente lavorata secondo le proprie scelte.

La versatilità cromatica e l’impermeabilità in possesso della resina, impiegate nella costruzione di piscine, portano alla realizzazione di vere e proprie opera d’arte. A parte l’impermeabilizzazione della piscina, si possono creare soluzioni estetiche particolari, come l’illuminazione del fondo senza nessuna necessità di lampade.

La resina epossidica viene impiegata sui fondali delle piscine per creare illuminazioni, grazie a cariche iridescenti che procurano effetti luce particolari che si propagano in tutta l’ampiezza della piscina. La pavimentazione del bordo può essere effettuata con resina antiscivolo per evitare infortuni ai bagnanti.

Il pavimento in resina fino a qualche anno fà trovava il suo utilizzo solo in grandi spazi, come centri commerciali, ospedali, impianti sportivi, merito della sua elevata resistenza. Oggi ha trovato il suo impiego anche nell’edilizia residenziale, merito della possibilità di personalizzazione che la porta ad intonarsi con l’arredamento e le rifiniture delle abitazioni.

Lo spessore del pavimento in resina è di circa 4 millimetri, questa particolarità lo rende adatto alla messa in posa anche su una pavimentazione già esistente e senza la necessità di adattare porte e balconi alla nuova altezza. La resina essendo un elemento autolivellante si stende uniformemente su tutte le superfici aderendo perfettamente anche su piastrelle.

Non esistono due pavimenti in resina uguali, riprodurre lo stesso pavimento è pressoché impossibile anche per lo stesso staff che ha effettuato la messa in posa. Le resine si prestano a diverse soluzioni, dal pavimento lucido all’opaco, dallo spatolato al quadro di autore. Lavorare la resina con la spatola a stesura manuale, si ottengono degli effetti diversificati e le imperfezioni diventano particolarità irripetibili. Per saperne di più, visitare il sito Resine.it.

Autore dell'articolo: Simone Durante

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *