IL SOTTOGENERE THRILLER PSICOLOGICO

Definito come sottogenere tale approccio alla cinetografia è da considerarsi invece estremamente interessante a partire dai grandi della sua storia.

 

Esiste un genere cinematografico definito probabilmente erroneamente come thriller, e così ne viene infatti limitata la sua potenzialità e a questa definizione manca un aggettivo che lo rende – poi – un sottogenere, l’aggettivo è quello di psicologico. Maestro di questo genere è il grande Alfred Hitchcock.

Lui ha saputo fondere insieme diversi elementi come:

  • La paura
  • La suspance
  • Il thriller
  • L’attesa che diventava quasi estatica
  • Gli elementi psicologici

Il suo cinema era veramente arte, i tempi erano sempre misurati e molti vedendo i suoi film hanno avuto la sensazione che non fossero ne troppo lunghi ne troppo corti rispetto al passo successivo nella trama dei suoi film.

Ovviamente Hitchcock rientra tra i grandi della storia della cinematografia di questo sottogenere, anche se chiamarlo tale ne svilisce alquanto il potenziale e il valore per molti, e un altra cosa che ga saputo gestire in una delle sue pellicole più famose – Psycho – è stata l’ambivalenza di una persona, quel disturbo compèortamentale che oggi viene definito come bipolare dalla psicologia e che allora probabilmente non aveva ancora questo nome. I remake di Psycho non si contano tanto è stato imponente quel film, ma a parte lui ci sono stati film altrettanto interessanti, sulla medesima scia del doppio che si manifesta in determinate circostanze, anche nella letteratura abbondano tali personaggi, i film comunque certamente non sono paragonabili a quelli del maestro, ma anch’essi comunque sono molto validi. Su tutti quelli che sono stati realizzati, ove un personaggio aveva un alterego che sceglieva di fare del male ma che comunque era strettamente connesso al personaggio che lo ospitava per così dire viene in mente il film Schegge di Pauradel 1995. Questo film valse ad Edward Norton – l’attore che impersonava il personaggio che ospitava un suo alterego omicida –  la nomination all’Oscar.

Ma l’alterego è qualcosa che affascina da sempre le persone e specie chi ama il genere thriller e dark per così dire. Altri due film che vedono protagoniste due incarnazioni della furia vendicativa sono:

  • Gothika
  • The Ward-Il Reparto

In entrambi qui protagoniste sono due donne.

In Gothika c’è una grande Halle Berry che svolge il lavoro di psichiatra in un reparto di malate mentali e si ritrova in veste di omicida del marito, ulteriori descrizioni rischierebbero di diventare spoilr, quindi non diciamo altro, ma anche nel caso di questa trama sussiste un alterego che questa volta colpisce per tutelare altre persone. Gothika è un film più recente, è del 2003 ed è diretto da Mathieu Kassovitz.

Poi c’è il film The Ward-Il Reparto ancor più recente rispetto ai primi tre menzionati, la pellicola è del 2010 ed è stata distribuita nel 2011, diretta dal grande John Carpenter che è anche lui un maestro, ma più che altro del genere Horror che spesso incontra comunque elementi psicologici come sappiamo. Anche nel film The Ward c’è una protagonista donna – Amber Heard che interpreta Kirsten, una giovane ragazza che si ritrova in un reparto dove curano le persone anche con l’elettroshock, il film è infatti ambientato in un epoca nella quale stavano per abbandonare questo metodo ma ancora persisteva. La suspance nel film non manca e anche un personaggio che ha molteplici identità.

Ulteriori maestri del doppio nella cinematografia sono:

  • Stanley Kubrik
  • David Lynch

Tanto per citarne un paio ma in generale questa tematica dell’alterego tocca le corde di ciò che l’umanità nasconde a se stessa nell’espressione libera del sé. Ovviamente non tutte le persone hanno intenti omicidi e/o persecutori & affini ma in generale la libera espressione del sé viene spesso scoraggiata nella nostra società di conseguenza si resta affascinati da personaggi che incarnano più aspetti dell’essere. Di conseguenza il tema del doppio, dal punto di vista cinematografico, ha una immensa potenza comunicativa e una capacità davvero grande di incantare, conquistare, ammaliare e conquistare chi vede un determinato film che ha come soggetto principale questo.

Probabilmente questo argomento è riuscito e riesce ad essere così attrattivo proprio per le ragioni sopra esposte e si discosta per qualche caratteristica particolare da tutte le altre pellicole dello stesso filone narrativo o meglio dello stesso genere.

Il doppio sul piano cinematografico si esprime anche in step precisi o in vicende nelle quali i o le protagoniste si scambiano di ruolo – esempio lampante è il film di Lynch Mulholland Drive – e comunque anche in tale maniera attrae pubblico proprio in virtù del fatto che ruoli e personalità si fondono e si alternano.

Autore dell'articolo: admin

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