Da quando negli anni ’80 furono lanciati i primi personal computer, il mondo dell’informatica si è evoluto rapidamente sull’onda delle intuizioni di aziende come Apple e Microsoft. Negli anni ’90, con l’avvento di Internet, e all’inizio del nuovo millennio il PC fisso diventò l’oggetto più utilizzato negli uffici e nelle case di milioni di famiglie.
Attualmente, il mercato dei personal computer è ancora dinamico, anche se era stata profetizzata erroneamente una sua scomparsa per mano degli smartphone. Tuttavia questa fase, in cui i prodotti mobili hanno acquisito un’estensione delle loro funzioni, ha creato una divisione ancora più netta tra le due filosofie del PC, ossia il terminale fisso e quello portatile, visti ormai come in competizione tra loro. Vediamo allora i pregi e i difetti di entrambe le tipologie per capire cosa scegliere, a seconda delle necessità, e se veramente una delle due può prendere il sopravvento sull’altra.
PC fisso
Questa tipologia chiamata anche computer desktop è la più utilizzata negli uffici e all’interno delle case. Il PC fisso ovviamente ha bisogno di una postazione determinata, come una scrivania, dove essere montato e utilizzato. Quelli più recenti hanno misure minori rispetto al passato, ma rimangono pur sempre oggetti bisognosi di spazio.
Di questo tipo di PC esistono vari modelli e con diverse fasce di prezzi. A parità di costi, i PC fissi sono mediamente più potenti rispetto a quelli portatili. Se poi il budget a nostra disposizione per un computer desktop fosse alto, avremmo la possibilità di acquistare uno strumento performante, ottimo per svolgere funzioni che richiedono alte specifiche tecniche come editing di immagini e video, gaming e programmi aziendali.
PC portatile
Nel corso degli ultimi anni i cosiddetti Notebook hanno conquistato una grande varietà di persone. Alla base di questa ascesa c’è sicuramente l’enorme comodità e versatilità che i PC portatili offrono, recentemente aumentata con nuovi modelli ultracompatti.
Anche i Notebook hanno una grande varietà di modelli e, nel caso di quelli più costosi, con particolari specifiche tecniche per una determinata parte di pubblico, anche se mediamente le performance di questa tipologia di PC sono cresciute in tutte le fasce di prezzo.
La più grande differenza con i modelli fissi, oltre la possibilità di spostamento, è ovviamente l’autonomia. I portatili sono migliorati anche nella durata della batteria, ma con un uso intenso è difficile superare le 48 ore senza una ricarica. Inoltre la batteria, dopo un periodo variabile, inizia a perdere efficienza, determinando una vita del portatile più breve rispetto al PC fisso.
Quale tipologia scegliere quindi?
Se non si hanno esigenze specifiche o particolari, il consiglio è quello di premiare la versatilità del PC portatile. I Notebook oltre a essere comodi possono soddisfare facilmente i bisogni dell’utenza media, come ad esempio studenti e lavoratori autonomi, ma i modelli più costosi si possono rivelare un’ottima alternativa anche per gli utenti più esigenti.
Se invece dobbiamo svolgere operazioni che richiedono importanti specifiche tecniche, meglio virare su un PC fisso, più potente e affidabile rispetto al portatile. Inoltre per alcuni gruppi, come famiglie o aziende, strong>la caratteristica più ricercata è proprio l’affidabilità, decratando il PC fisso come la scelta migliore.