Crisi economica in Italia, come affrontarla?

E’ vero. In quest’ultimo periodo non si parla altro che di crisi. C’è l’azienda che è stata dichiarata fallita, c’è l’azienda che è stata capace di reinventarsi un lavoro e cambiare rotta per fronteggiare il continuo calo dei fatturati, c’è l’azienda che cavalca “ad arte” la crisi per giustificare una propria inefficienza gestionale e non pagare puntualmente le fatture.
C’è anche l’azienda che ha subito pesantemente la crisi e si è fortemente indebitata per mantenere i posti di lavoro e pagare gli stipendi.

In questo contesto, le banche invece di aiutare le imprese, in molti casi le hanno messe definitivamente in ginocchio grazie alla revoca di fidi in essere.

Ma allora, che cosa dovranno fare le imprese?
Secondo me, dovranno porre maggiore attenzione a qualunque scelta in ambito finanziario, valutando attentamente i diversi impatti che avrà sulla gestione aziendale nel suo complesso. Non è così strano a dirsi, ma oggi è fondamentale riuscire a mettere in piedi una gestione professionale e completa, anche se si gestisce una piccola impresa.

Faccio un esempio concreto.
Decidere se acquistare un bene ricorrendo ad un mutuo oppure ad un leasing, sarà una scelta che dovrà essere effettuata non più considerando solamente i vantaggi fiscali, ma anche valutando attentamente l’impatto di tale scelta sulla struttura patrimoniale e sull’indebitamento aziendale.
C’è da dire che un leasing permetterà di dedurre le rate dello stesso dalle tasse, al 100%, mentre il mutuo o il prestito permetteranno di dedurre solo ed esclusivamente l’importo della quota interessi. Questo però non vuol dire che il leasing sia necessariamente la soluzione migliore, perché bisogna considerare che alla fine dello stesso bisognerà restituire il bene (o comunque pagarlo per diventare proprietari).

Lo sviluppo dell”area finanza” delle imprese costituirà la leva portante del cambiamento e dovrà accrescere la propria importanza rispetto alle altre aree aziendali.
L’imprenditore dovrà periodicamente verificare le proprie condizioni di equilibrio finanziario al fine di correggere tempestivamente eventuali situazioni problematiche di crisi, senza subire passivamente il rating delle banche. Le imprese dovranno essere in grado di fornire alle banche informazioni tempestive, attendibili, strutturate e periodicamente aggiornate sulla propria situazione economica e finanziaria.
E’ in questo senso che si può ragionevolmente affermare che l’attuale crisi economica e finanziaria e l’attesa per Basilea 4 (che è stata rimandata ancora una volta in virtù degli imprevisti che la presidenza Trump ha portato ai mercati di tutto il mondo), rappresentano un’ opportunità per le piccole e medie imprese, poiché si richiede una crescita sensibile della cultura finanziaria all’interno delle imprese.
Tale cultura finanziaria dovrà portare ogni azienda ad avere professionalità esperte in questo settore per essere al passo con le esigenze di business ed affrontare al meglio le sfide che il mondo dell’economia e della finanza impongono.

Autore dell'articolo: Gianluigi

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