Anche chi ha superato gli anta ha acquistato almeno una volta on line. Al di là della pandemia, al di là di tutte le questioni legate al negozio fisico. La motivazione principale è, ovviamente, la possibilità di risparmiare un bel po’ di soldi.
Ma non sempre è così. Perché il livellamento verso il basso dei prezzi sul web ha fatto sì che anche i negozi fisici si stanno adeguando. Quindi, ci sono delle cose che sono davvero convenienti se sono acquistate on line e altre che lo sono meno.
Ecco qualche esempio su ciò che è davvero conveniente comprare sul web.
I viaggi
Nonostante spesso le agenzie di viaggio dicano il contrario – con le loro opportune ragione – in linea di massima acquistare una vacanza ti fa risparmiare un bel po’ di soldi. Attenzione, qui parliamo di risparmio ‘ puro’. Nel senso ne facciamo una questione prettamente economica.
Perché, va da sé, che se si organizza un viaggio attraverso un’apposita agenzia di viaggio, si mette in conto di non avere assistenza qualora dovesse succedere qualcosa. Una eventualità che molto considerano remota ma che, in realtà, può sempre verificarsi.
Il ragionamento qui è molto semplice: siccome praticamente tutti i siti di prenotazione aerei, treni e bus permettono la prenotazione direttamente sul loro sito ufficiale, è come se si saltasse uno step di intermediazione. Quindi, un passaggio in meno che vuol una ‘ricarica’ in meno sul prezzo finale.
Con tutti gli annessi e i connessi. Certo, acquistare on line può comunque essere meno conveniente se si sceglie di avere tutti i comfort – dall’assicurazione al prezzo assegnato – passando per un eventuale biglietto rimborsabile.
Ma, qui, poi, bisogna farsi un po’ di conti.
Prodotti di tecnologia
È il settore dove il risparmio si fa molto più consistente rispetto agli altri settori. Non parliamo solo di colossi di commercio elettronico, ma parliamo anche di tutte quelle piccole attività che decidono di investire on line e provare a guadagnarci qualcosa nel commercio.
Qui i margini di ‘manovra’ per chi vende prodotti di tecnologia sono davvero ampi. Essendo un mercato dove l’innovazione la fa da padrone e dove le materie prime possono essere delle più disparate, viene naturale pensare che il prezzo si può ridurre anche della metà tra due competitor.
Prendi, ad esempio, un computer fisso: dispone di un monitor, di un mouse, di una tastiera, di un hard disk e così via. Sono molti, infatti, gli oggetti su cui è possibile ‘tirare’ sul prezzo e riuscire ad attirare nuova clientela offrendo un conto finale davvero molto conveniente.
E come se non bastasse, molti siti si stanno specializzando in un’altra formula molto interessante: il cashback. Per massimizzare il risparmio puoi utilizzare il cashback, come quello proposto da Bestshopping, che ti permetterà di ricevere un rimborso su un qualsiasi acquisto effettuato sui migliori e-commerce della rete.
Si tratta, semplicemente, di un rimborso che fornisce un ecommerce a un cliente che acquista, appunto, su quel sito. Il vantaggio è che il cashback può essere sotto diverse forme. Sia in percentuale (in base all’entità dell’acquisto) sia a costo ‘fisso’ (cioè un rimborso unico indipendentemente da quanto si è speso) e può essere dato sia direttamente sul conto corrente (quindi, per assurdo, può essere usato per acquistare altro da un altor portale) e sia come buono da spendere su quello stesso ecommerce. Una convenienza da entrambe le parti. Il negozio che fidelizza il cliente e il cliente che risparmia su quanto spende.
Concerti
I concerti sono un altro settore su cui il risparmio si fa molto stringente. È vero che in passato ci sono state delle polemiche in tal senso perché si è diffuso largamente il ‘secondary’ ticket (cioè il biglietto acquistato dal rivenditore ufficiale e poi rivenduto a un prezzo maggiorato) però comprare il ticket per l’esibizione del proprio cantante preferito direttamente sul web è molto più conveniente rispetto all’andare in una biglietteria ufficiale.
Anche qui, così come per i viaggi, il ragionamento è molto semplice. Quando un artista si esibisce, l’agenzia che gestisce l’evento affida a un’azienda specializzata la commercializzazione dei biglietti. Quest’ultima lo rivende alle persone e, comunque, dovrà pur guadagnarci qualcosa.
Quindi, c’è stato un primo ricarico (che in gergo si chiama ‘prevendita’). Se si va sul sito di questo rivenditore, si acquista il biglietto e finisce là. Invece, se si va in una biglietteria, anche quest’ultima vorrà guadagnarci e, quindi, c’è un ulteriore ricarico. Che va tutto a spese del fan che vuole vedere l’artista esibirsi.
Abbigliamento
Chiudiamo con un settore che ha faticato non poco a imporsi nell’ambito del commercio elettronico ma che, piano piano, sta avendo il suo spazio. Stiamo parlando dell’abbigliamento. Soprattutto in Italia, c’è stato molto remore nell’acquistare un capo di abbigliamento perché, ovviamente, sul web è impossibile indossarlo e, poi, c’è la paura che sulla descrizione c’è scritto una cosa e poi dal vivo è tutt’altro.
Senza, poi, parlare delle foto. Però, comunque, complice anche il fatto che con la pandemia quasi qualsiasi tipo di oggetto doveva essere acquistato on line, le persone si sono abituate ad acquistare sul web anche i vestiti.
Inoltre, non bisogna sottovalutare il fatto che se un negozio prova a truffare una persona, quest’ultima può tranquillamente rilasciare una recensione negativa e far perdere diversi cliente. A conti fatti, quindi, anche l’impresa sul web deve essere totalmente trasparente. Altrimenti rischia davvero grosso. E di questi tempi davvero pochi possono permettersi di rinunciare a diverse entrate.