Basta davvero solo una stampante 3D per diventare imprenditori? Certo che no, anche se buoni strumenti per creare qualcosa di originale sono sempre importanti. Facciamo luce su questa tematica nella guida che segue esaminando diversi aspetti della questione.
Soldi e nuove tecnologie
Eh sì, rispetto al passato oggi le cose in ambito imprenditoriale sono notevolmente cambiate, grazie al web. Con internet e la rete infatti chiunque può avviare un negozio virtuale, o può diventare un esperto in una specifica tecnologia o ambito e poter così offrire servizi di consulenza. Tutto questo solo con un investimento iniziale minimo, per lo più inferiore ai 1.000 Euro. Ad esempio spenderai:
- poche decine di Euro per aprire un portale e acquistare il tuo host;
- circa 200 Euro per una stampante 3D da assemblare, ne trovi anche su Amazon;
- oppure circa 500-600 Euro per una stampante 3D finita e pronta all’uso.
Questa previsione vantaggiosa, specie per quanto riguarda la stampante 3D, cioè lo strumento ideale se vorrai diventare un imprenditore all’avanguardia, riguarda però piccoli ambiti. Infatti un massimo di 600 euro è attribuibile solo a stampanti che ti permettono di realizzare oggetti davvero piccoli. Per quelli più grandi, come ad esempio una paletta o un piumino per la polvere. ti serviranno 5 mila o 6 mila Euro, senza contare il costo della plastica per realizzarlo. Un kit costa circa 40 Euro al chilo. E poi, non meno importante, qualora tu intraprendessi un’attività mediante stampante 3D dovrai anche investire in pubblicità e aprire una partita IVA, spese comunque vive e non da sottovalutare.
Nuove tecnologie web e le loro complessità
Oltre a fare i dovuti conti relativi all’avvio di un’attività imprenditoriale che ti permetta di creare oggetti con la stampa 3D devi soffermarti anche sulle nuove tecnologie e le relative complessità. Nonostante gli esperti e i blogger mostrino che utilizzare questo strumento innovativo è pressoché facilissimo, la realtà è diversa. O meglio, la sua tecnologia e il funzionamento possono essere accessibili certo, ma devi conoscere bene i programmi, sviluppare disegni relativi a ciò che vuoi costruire, prendere in considerazione uno spreco di plastica prima di arrivare all’oggetto definitivo corretto. Per esempio dovrai avere almeno conoscenze di base su:
- il linguaggio HTML e CSS;
- i linguaggi di script come PHP;
- i linguaggi client come JavaScript;
- software adeguati e compatibili di grafica come Gimp, Photoshop, SolidWorks;
- tecniche di web marketing;
- professionisti che potranno darti una mano in più ambiti.
Fornitori e collaboratori
Questo ultimo punto della lista sopra è veramente importante. Infatti sì, ci sono blogger, YouTuber che hanno avuto davvero fortuna, erano forse al posto giusto nel momento giusto e sono stati notati. Ma per tutto il restante 99% dei futuri imprenditori digitali deve fare i conti con più questioni. Abbiamo visto i costi, (che comunque possono essere ben superiori a quelli citati), e la difficoltà nell’avviare un’attività da considerare. Ma non solo, ci sono affari di carattere burocratico e fiscale e in più non puoi fare tutto da solo. Per esempio dovrai avvalerti di uno staff nutrito ed efficiente, anche per le cose che forse non hai preso in considerazione. Per esempio:
- per la pubblicità, per la stampa di volantini, per articoli web promozionali a te dedicati, per banner su portali di interesse;
- per la manutenzione eventuale della stampante 3D;
- per consulenze di web marketing o per il funzionamento del sito web, ecc.
In definitiva basta una stampante 3D per diventare imprenditori? Assolutamente no. Ci sono tante cose da vagliare prima di pensare di diventare il nuovo competitor di IKEA nella realizzazione di mobili con la tua stampante. Cerca di tenere i piedi per terra e confrontati con chic e l’ha fatta o con chi sta adesso comprendendo quali sono gli ostacoli da affrontare. Non voglio spaventarti ma è chiaro che ce la puoi fare, basta volerlo e fare un passo alla volta in base alle tue capacità e a ciò che puoi investire ora.