3 musei da vedere a Torino

Torino è una città del nord Italia sede di molteplici musei che testimoniano quanto il capoluogo piemontese sia in prima linea nella diffusione di arte storia e cultura. Tra questi menzioniamo i tre più noti, frequentati ogni anno da moltissimi turisti anche stranieri.

Museo Nazionale Del Cinema

Questo è l’unico museo del genere in Italia ed è popolare in tutto il Mondo proprio per la sua caratteristica di unicità. Il Museo ha sede nella splendida Mole Antonelliana, monumento simbolo della città, e ogni anno viene visitato da oltre un milione di persone. Fu la storica Maria Adriana Prolo nel 1941 ad ideare la costruzione di un museo totalmente dedicato al cinema.Dopo la sua morte il Museo è diventato una fondazione che oggi prende appunto il suo nome. Il progetto fu affidato all’architetto Gianfranco Gritella nel 2006 con i Giochi Olimpici Invernali di Torino il suo interno è stato rinnovato e rimodernato creando aree pensate per raccontare diverse tipologie di cinema, dal western, ai musical alla fantascienza. Il Museo propone al pubblico collezioni di foto, video, manifesti e apparecchiature cinematografiche, nonché intere parti di scenografie. Si tratta di un luogo molto affascinante dove il visitatore può conoscere aspetti della storia del cinema e il suo sviluppo nei decenni fino all’attuale epoca digitale. Bellissimo all’interno del Museo è l’ascensore panoramico della Mole che è stato costruito interamente in cristallo trasparente. Arrivando in cima a circa a 85 metri di altezza la vista mozzafiato panoramica sulla città di Torino è davvero impareggiabile. Si accede al museo tutti i giorni ad esclusione del martedì ed il sabato la chiusura avviene alle ore 23.00 Il Museo e l’ascensore consentono l’ingresso gratuito ai bambini e ai disabili e per evitare le lunghe code si possono acquistare i biglietti anche on-line.

Museo Dell’Automobile di Torino: Il Mauto

Il MAUTO fu ideato nel 1932 da Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia mentre l’inaugurazione ufficiale risale al 1960. L’edificio sede del Mseo dell’Automobile di Torino è collocato presso la riva sinistra del Po in prossimità del Lingotto ed è stato restaurato nel corso dell’anno 2005.
Questo museo è oggi un luogo quasi di culto per chi è amante delle automobili e dei motori poiché ospita una collezione di veicoli storici di grande pregio oltre ad una sezione multimediale ed interattiva dove il visitatore può entrare in contatto virtualmente con la storia dell’automobilismo italiano. Sono presenti nel museo dei pezzi di grande valore come la vettura a vapore Bordino del 1854, la prima automobile FIAT e la Ferrari 500 F2 con cui Alberto Ascari vinse il titolo mondiale nel 1952, solo per citarne alcuni. Il Museo dell’Automobile si trova in Corso Unità d’Italia e può essere visitato tutti i giorni ad esclusione del lunedì pomeriggio.

Museo Egizio di Torino

Gli appassionati di storia in visita a Torino devono senza dubbio recarsi in visita a questo incredibile museo ricco di reperti dell’epoca Egizia testimonianza di una cultura conservata egregiamente a distanza di secoli. Questo museo è infatti, dopo quello della città del Cairo, un luogo magico dove il visitatore può ripercorrere le tappe di una civiltà che è riuscita a tramandare fino ai nostri giorni il culto dei morti e della sepoltura grazie alla mummificazione e alla conservazione dei sarcofagi sacri. Fu fondato nel 1824 da re Carlo Felice di Savoia con l’acquisizione di ben 5.628 reperti che il Console di Francia Bernardino Drovetti ottenne durante l’occupazione egiziana. A questi si sono aggiunti in fase successiva ulteriori ritrovamenti di inestimato valore grazie alla Missione Archeologica Italiana che li portò nel nostro paese tra il 1900 ed il 1935 . Il Museo Egizio di Torino ha la sua sede nel Palazzo dell’Accademia delle Scienze, ed è visitabile il lunedì mattina e dal martedì alla domenica negli orari dalle 9.00 alle 18.30. Chi si reca a Torino per lavoro o per turismo deve assolutamente visitarlo per scoprire la storia di una civiltà che è considerata una tra le più grandi della storia dell’uomo.

Autore dell'articolo: Fabio Vaudano