Matrimonio o convivenza? Ecco cosa dovresti sapere prima di scegliere

Se fino a qualche anno fa il matrimonio era il punto d’arrivo comune per tantissime coppie, oggi si può dire che le cose sono cambiate. Molti optano per la convivenza: in molti casi questa è uno step che anticipa il matrimonio. Ma non mancano coloro che decidono di rimanere uniti e vivere insieme pur senza il sigillo del sacramento. Ecco perciò tutto quello che è bene conoscere su questo argomento.

I pro e i contro della convivenza

Quello che manca nella convivenza è senza dubbio il rito del matrimonio. Ma ciò non vuol dire che non vi sia amore e un rapporto ben saldo, basato su sentimenti veri. Spesso le coppie conviventi vengono considerate delle coppie di “serie B” in quanto manca l’ufficialità, una condizione che a livello social implica un po’ di limitazioni.

– PRO
La convivenza potrebbe risultare una scelta conveniente anche dal punto di vista finanziario. Basti pensare che un matrimonio ha un costo alquanto elevato, oltre a dover considerare una casa da arredare e tutte le spese annesse. La convivenza dunque prevede che ognuno dei due partner spenda una parte dei soldi finalizzata proprio al raggiungimento di un obiettivo comune. Il tutto senza dover per forza arrivare a cifre particolarmente elevate e dunque impegnative.
Bisogna poi parlare dei costi zero in caso di separazione tra due conviventi. Non vi sono infatti spese né per l’uno né per l’altro in quanto non si tratta certo di un divorzio.
Inoltre con la convivenza si può conoscere realmente una persona valutando attentamente la solidità di un rapporto. Dunque sarà davvero molto semplice riconoscere i pregi del proprio compagno/a e capire se effettivamente sia la persona giusta.
Non c’è da preoccuparsi anche per quanto concerne la tutela in caso di figli. Infatti la legge del 10 dicembre 2012 n. 219 ha del tutto eliminato la distinzione tra i figli legittimi, nati dunque nel matrimonio, e quelli naturali. Il che vuol dire che sono riconosciuti diritti in ogni caso.

– CONTRO
Tra i contro della convivenza vi è il limite di non essere considerati per la legge una vera e propria coppia. Il che vuol dire che in qualsiasi momento ci si dovesse lasciare, nessuna delle due parti avrà nulla da pretendere dall’altra.
Oltre ovviamente a dover parlare di una scarsa equiparazione giuridica rispetto ad una coppia sposata. Tanti sono ancora i diritti effettivamente negati alle coppie di fatto, a partire dall’obbligo di mantenimento in caso di separazione, non vi è comunione dei beni e né tanto meno per la pensione di reversibilità, giusto per fare un esempio.

I pro e i contro del matrimonio

Per la società il matrimonio significa avere uno status ufficiale di coppia. Oltre ovviamente all’importanza del sacramento da un punto di vista religioso, volto a sigillare il rapporto d’amore dinanzi a Dio. Questo rassicura molto anche da un punto di vista psicologico, oltre ad essere una sicurezza maggiore per entrambi i componenti della coppia.

– PRO
Per molte coppie il matrimonio è motivo di sicurezza psicologica, oltre che emotiva. Infatti permette di avere una certa solidità garantita nel tempo rispetto al proprio partner. E soprattutto è bene sottolineare che col matrimonio vi è una maggiore attenzione ad eventuali ripensamenti repentini. Qualsiasi decisione viene ben ponderata e valutata con le dovute conseguenze, anche dal punto di vista legale.
Il matrimonio diventa anche il modo per far acquisire sia al marito che alla moglie gli stessi diritti e doveri qualora dovesse materializzarsi la separazione. Questa è una tutela fondamentale nel caso in cui uno dei due viva difficoltà economiche.
Tenendo anche presente che le coppie sposate vengono considerate dalla società con una rilevanza maggiore rispetto alle coppie conviventi.

– CONTRO
Uno dei contro è quello relativo alle spese ingenti che bisogna sostenere per un matrimonio. Ci sono coppie che finiscono addirittura per indebitarsi in maniera tale da avere una cerimonia degna di nota.
Inoltre, capita troppo spesso che coppie giovani scelgano di unirsi sotto il vincolo del matrimonio. E non sempre questa scelta si rivela proficua avendo così come conseguenza il divorzio. Ecco perché negli ultimi anni l’importanza di questa scelta è stata un po’ dimenticata.

Autore dell'articolo: Eleonora